Albert Speer, architetto personale del Fuhrer e, dal 1941, ministro degli armamenti del Reich, responsabile dell'intera macchina bellica tedesca, è, come dice Fest, "una delle figure più interessanti e contraddittorie del nazismo".
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L'autore affronta questa enigmatica figura utilizzando la grande massa di documenti accumulati dagli studiosi, ma anche gli appunti dei suoi incontri personali con lo stesso Speer, con il quale lo storico tedesco ha avuto una lunga frequentazione personale a partire dal 1966.
