Al catalogo Biblioteche Marche Nord aderiscono numerose biblioteche storiche, che rappresentano il nucleo originario della storia bibliotecaria delle Marche e conservano gli elementi costitutivi dell'identità storico-culturale del territorio.
Ubicate per lo più in edifici storici degli antichi centri urbani, sono veri e propri scrigni di tesori, con ambienti suggestivi e ricchi di storia che conservano volumi di particolare pregio decorativo ed i più diversi fondi, dai manoscritti ai disegni, dalle stampe agli spartiti musicali, dai documenti d’archivio alle fotografie.
Tali biblioteche nascono spesso da donazioni di famiglie dell’antica aristocrazia terriera e mercantile, oppure si sviluppano da importanti biblioteche private costituite da ecclesiastici, da ordini religiosi e da professionisti (medici, giuristi, professori) legati alle Università o alle Accademie.
In alcuni casi, invece, sono frutto del collezionismo di personaggi illustri, che si diffonde in Italia e in Europa soprattutto tra clero e nobiltà tra il XIV ed il XVII secolo, con raccolte di volumi antichi, codici miniati, testi rari, opere di erudizione tradizionale.
Alcune si sono poi ampliate nell'epoca dei lumi sia nei tipi di raccolte sia nell'intento sociale divenendo, in epoca moderna, i nuclei di vere e proprie biblioteche, oggi al servizio di tutti i cittadini.
In altri casi queste biblioteche sono i nuclei portanti di strutture scolastiche ed educative, animate soprattutto da eruditi (nobili o borghesi) o da Istituti ecclesiastici. Sono i luoghi di formazione per i figli del patriziato e delle classi dirigenti, in larga parte nelle Marche rappresentati da collegi o seminari religiosi.
In molti casi tali raccolte costituiscono la genesi o lo sviluppo delle raccolte civiche, o comunque, attraverso lasciti e fondi, hanno contribuito ad un processo di arricchimento e aggiornamento delle dotazioni librarie sulla base degli interessi letterari e scientifici dei proprietari e del loro amore per lo studio, con anche l'intento di divenire un domani strumenti di acculturazione collettiva, e non più solo personale.
In molti casi esse si sono poi evolute in organismi aperti, in progressivo sviluppo, aggiornamento e trasformazione, ricche di libri moderni capaci di coprire vasti campi di interesse, dotate di cataloghi sistematici per una più puntuale conoscenza delle opere conservate.
I fondi conservati costituiscono un patrimonio fondamentale per le ricerche specialistiche, per gli storici, ma anche per tutti i cittadini che volessero intraprendere un viaggio tra le radici della propria comunità, alla scoperta di aspetti inediti e sorprendenti dei luoghi nei quali vivono ogni giorno.