Alle origini del comico c'è Aristofane. Le indagini dei critici e degli studiosi hanno illumiato molti aspetti della sua opera ma hanno prestato scarsa attenzione agli accorgimenti spettacolari, alle soluzioni comiche, alle eterogenee invenzioni verbali dele sue commedie.
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Coniugando il rigore critico e la conoscenza dei meccanismi del teatro antico e moderno, Umberto Albini individua nell'opera di Aristofane il linguaggio e le strutture sceniche adottate per divertire un pubblico esigente e quanto mai vasto. Dai sorprendenti travestimenti alla ferocia dei pungoli satirici, dalle situazioni grottesche alle esilaranti volgarità, si disegna un confronto tra la comicità dell'Atene del V secolo avanti Cristo e quella dei giorni nostri.