Ogni donna, prima o poi, deve confrontarsi con la figura della madre: amata, odiata, temuta, criticata. Quella stessa voce interna che per anni ti ha fatto dire «non sarò mai come lei» ti spinge, a un certo punto, a voler conoscere meglio la persona che, nel bene e nel male, ha dominato la tua esistenza.
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Ed ecco che Ruth Reichl, importante critica culinaria e famosa scrittrice, dalla cucina è scesa nel seminterrato e ha trovato il coraggio dì aprire lo scatolone che conteneva gli appunti, le lettere, Ì ricordi di Mim, ? la «Regina delle muffe» della Parte più tenera ? la madre che non sapeva cucinare eppure, come si scopre pagina dopo pagina, le ha insegnato tutto. Proprio questa, infatti, è la scoperta più grande di Ruth: la libertà e l'anticonformismo che pensava di aver conquistato in un percorso dì crescita personale sono in realtà insegnamenti di Mim, ribelle ante Litteram agli ideali borghesi di buona madre e casalinga perfetta che hanno guidato, e rovinato, la sua vita. Un mémoir tutto al femminile, divertente, intenso, brillante, che ci mette di fronte a una profonda verità: dietro il successo di una donna spesso c'è l'insuccesso di sua madre.