Ruby che comincia a vivere e Berlusconi che comincia a perdere terreno. Lei che è giovane, passionale e poverissima e lui che sembrava avere il turbo, sempre più soldi, sempre più potere, sempre più relazioni di chiunque altro: crash, poteva essere un incontro, diventa uno scontro.
[...]
Milano è l'unico teatro possibile di questa tragedia: questa città, un tempo traino e locomotiva del paese, si è andata riducendo a un carrozzone disordinato. Milano, la città pulviscolo, la pentola a pressione. La Milano da bere degli anni ottanta, gli anni del boom della moda, del design, della pubblicità, che diventa una città da digerire: spompata, moscia, la città da leccare nelle notti dove l'amore sparisce e il sesso diventa sfogo. La città delle discoteche, delle notti magiche, dei calciatori, e quindi la meta perfetta per una diciassettenne scappata di casa, come Ruby, come mille altre che arrivano a Milano fuggendo da povertà, miserie, favelas, in cerca di una sistemazione che non può esserci per tutte. Una notte in questura, è così che Ruby diventa popolare tra i detective milanesi. I quali, settimana dopo settimana, della vicenda scoprono anche i dettagli, il tono delle conversazioni, il respiro ansimante... Ecco il resoconto, lo sguardo, di quello che si dice in giro e che viene percepito come vero dal popolo della notte, la storia dell'indagine che, a cominciare da quella sera, ricostruisce a ritroso la storia di Ruby e la incrocia con quella delle tante altre papi-girl che frequentano il presidente...
