Nelle prime ore del 3 marzo 1944, a Balvano, in provincia di Potenza, più di 600 persone morirono in un incidente ferroviario: il più grave della storia. Incredibile è la maniera nella quale questa tragedia che ha avuto molti responsabili è stata ignorata dalla memoria collettiva.
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Indagini sbrigative, censura militare e ragion di Stato congiurarono per una quasi completa rimozione dell'accaduto. Ad alcune tra le famiglie delle vittime, dopo lunghe vicende giudiziali, fu riconosciuta una modesta indennità, ma il loro desiderio è sempre stato quello di un'adeguata conoscenza e di un doveroso ricordo del dramma vissuto. E invece quella di Balvano fu una strage con molti responsabili e nessun colpevole, con l'aggravante di essere ignota ai più.