Il libro presenta un'ampia scelta, con relativa traduzione a fronte, dei Carmina burana, canti e poesie di ispirazione goliardica composti in latino tra il XII e il XIII secolo.
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Nell'ambito di un gusto fortemente popolareggiante, i Carmina celebrano temi disparati, come il gioco dei dadi, il vino, la vita dell'osteria, i vizi e gli abusi del clero, l'amore (anche esplicitamente carnale), disegnando con ironia e vivacità il quadro di un medioevo pagano, irridente e dissoluto, ben lontano da quello offerto dalla contemporanea letteratura cavalleresca. Nella seconda sezione del volume è presentata per intero la raccolta di Carmina che fu musicata da Orff.