Questo libro raccoglie testi sparsi dei principali autori, e sui basilari problemi, riguardanti la semiotica della cucina e dell'alimentazione, del gusto e della commensalità.
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Autori come Lévi-Strauss, Barthes, Greimas, Jakobson hanno difatti già da diversi decenni inaugurato un filone di studi estremamente fecondo -quello del cibo come linguaggio e come sistema di segni - che molti studiosi successivi, qui degnamente rappresentati, stanno proseguendo. I modelli culturali che separano il crudo dal cotto, le strutture ideologiche a essi sottese, le operazioni elementari nell'arte della cucina, la struttura delle ricette, i dispositivi sinestetici dei testi enologici, l'organizzazione sociale dei pasti, i rituali alimentari e i relativi tabù, le riprese mediatiche della gastronomia, le tecnologie culinarie: tutto un sistema semiotico che, reggendo forme di alimentazione, costituisce forme di senso viene discusso in profondità, aprendo la strada a ricerche ulteriori.