Allacciatevi le scarpe e partite. Il nuovo libro di Italo Moscati parte da lontano, dal mitico On the Road (Sulla strada) di Jack Kerouac, e da molto vicino, dalla situazione in cui vive e si muove lo smaliziato spettatore della contemporaneità tra le immagini delle televisioni - e non più della vecchia televisione -, del cinema, di Internet.
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Il lettore scoprirà un itinerario che spazia nei paesaggi verso i quali andiamo o che ci vengono incontro, mentre siamo seduti davanti agli schermi piccoli o grandi, o mentre saliamo sugli antiquati mezzi di trasporto di sempre. La fantascienza è atterrata o si frantuma. La geografia non è più la stessa delle carte o dei mappamondi. La storia sembra smarrita, in cerca di bussole. Ed ecco che, senza la pretesa di colmare le distanze, il libro si concentra su un cammino costellato di racconti: un viaggio in otto tappe nell'America che non è più quella di Sulla strada e neanche quella che abbiamo conosciuto prima della ferita nel cuore di Manhattan; una Trilogia della paura, ovvero tre film-documento per la tv che da Manhattan sviluppano una ricerca dietro le cronache delle guerre combattute o annunciate o dimenticate; e infine alcune brevi guide nella foresta globale dei mass media. Siamo in tempi di breaking news, le notizie che irrompono sul video, e c'è bisogno di nuove scarpe adatte per camminare dentro le realtà che propongono.