Zygmunt Bauman ha pubblicamente dichiarato in più occasioni il suo debito culturale nei confronti di Italo Calvino, riconoscendogli il merito di aver individuato e compreso in anticipo sui suoi tempi il fenomeno della globalizzazione e le sue principali conseguenze. Nelle pagine dello scrittore italiano possiamo rintracciare alcune metafore della società contemporanea di grande valore euristico.
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Tale è il caso di quella particolare “istituzione totale” costituita dal “Cottolengo”, esaminata ne La giornata di uno scrutatore, o degli originali “non-luoghi” descritti ne Le città invisibili. Questo testo propone un’analisi di alcune delle opere più significative di un autore che ogni sociologo dovrebbe leggere per arricchire la propria formazione.