Quando la sorella gemella rimane vittima del terremoto de L'Aquila, la protagonista si ritrova a ricoprire il ruolo di madre per il nipote Marco. Insieme al ragazzo e alla anziana madre, la nuova famiglia viene trasferita nelle C.A.S.E. provvisorie del dopo-sisma.
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Da allora il tempo trascorre in un lento e tortuoso processo di adattamento reciproco, durante il quale ognuno deve affrontare il trauma del presente, facendo i conti con il passato. Ed è proprio nella nostalgia dei ricordi, nei piccoli gesti gentili o nelle attenzioni di un uomo speciale, che può nascondersi l'occasione di una possibile rinascita. Bella mia è un'opera che parla con straordinaria forza poetica dell'amore e di ciò che proviamo nel perderlo ma, soprattutto, della speranza nella ricostruzione: la ricostruzione di una città offesa che attende ancora il suo riscatto e quella, faticosa, degli affetti intimi e della fiducia nella vita.