URBINO - Biblioteca dell'Accademia Raffaello
Indirizzo
Via C. Battisti, 54
61029 Urbino
Contatti
Tel.: 0722/329695
E-Mail: segreteria@accademiaraffaello.it
Orario
Orario di apertura
dal 01/01/2024 al 31/12/2024
Giorni di chiusura
- da 01/08/2024 a 31/08/2024
Ente proprietario: Accademia “Raffaello” di Urbino
Tipologia: Specializzata in: Storia dell’Arte, Letteratura, Religione, Artisti del Rinascimento.
Breve storia della biblioteca
La Biblioteca è nata nel 1870, l’anno successivo alla fondazione della Accademia Raffaello, per volontà di Giovanni Vico da Acqui che fu l’iniziatore della raccolta di opere su Raffaello così, da poter creare, un “Fondo Raffaellesco. Il suo esempio, seguito dagli accademici per tutto l’arco dell’800 e da studiosi, sia di Urbino che di altre città, arricchì la Biblioteca di numerose donazioni sul Rinascimento, sulla Storia dell’Arte in genere, anche contemporanea e su argomenti di vario interesse come la storia di Urbino e del Montefeltro, costituendo nel tempo alcuni Fondi librari quali quelli di: Francesco Canuti, Ennio Nardini, Orlando Emanuelli, , Paolo Sgarzini, Serafino Galantara, Giorgio Dalla Bella, Mons. Gino Ceccarini, Carlo Ceci, della Famiglia Pandolfi De Rinaldis, degli Eredi Alessandri Ligi. Dalla prima sede nel Palazzo Ducale, passò nel 1873 al II piano della Casa natale di Raffaello, da poco rilevata da proprietà privata con pubblica sottoscrizione, successivamente, tra il 1950 e il 1960, è stata trasferita al piano terreno della Casa e riordinata dai professori Emanuelli e Valli. Nel 1985 il Signor Micelli elaborò un aggiornato elenco del Fondo raffaellesco. Dal 1992, è collocata nell’attuale sede di Palazzo Viviani e nello stesso anno, la Giunta Regionale, con atto nr. 2464 del 27.7.1992 (art. 11 L.R. 53/74 – 11.9.1992) la riconosce quale biblioteca di “interesse pubblico locale”, seguirà poi , in data 18 febbraio 1998 , l’apertura al pubblico.
Breve descrizione della sede
La biblioteca, ospitata nel palazzo dei Conti Viviani (edificato nel 1600 su preesistenti costruzioni inglobate a guisa di corte), occupa una superficie complessiva di circa 210 mq., distribuiti su due piani. I materiali sono collocati in mobili con vetrine chiuse. La sala studio dispone di. 10 posti di lettura.
Patrimonio
- Volumi: circa 18.000.
- Emeroteca: 150 testate conservate (dall XIX secolo ad oggi); testate attive: 20.
- Fondi speciali: quelli elencati sopra in “breve storia della biblioteca”.
- Sezione multimediale: in allestimento.
- Sezione audiovisivi: in allestimento.
- Archivi: archivio storico di interesse locale (atti e documenti dal 1869 a tutt’oggi ).
- Materiali grafici: raccolta di incisioni moderne e raccolta schedata di incisioni del XVII, XVIII e XIX secolo tratte da opere di Raffaello.
Catalogo
La Biblioteca partecipa al Catalogo Informatico provinciale.
Altri cataloghi
- Cartaceo di tutte le opere presenti in biblioteca.
Attività
La Biblioteca organizza mostre sulle raccolte di incisioni dal secolo XVI al secolo XIX, e mostre di edizioni antiche in occasione di celebrazioni di uomini illustri dello Stato di Urbino.
Servizi
Consulenza bibliografica; consultazione (non è ammesso il prestito), fotocopiatura (entro i limiti previsti dalle norme vigenti in materia)
61029 Urbino ???scheda.where.phone??? 0722/329695
E-Mail segreteria@accademiaraffaello.it
Ente proprietario: Accademia “Raffaello” di Urbino
Tipologia: Specializzata in: Storia dell’Arte, Letteratura, Religione, Artisti del Rinascimento.
Breve storia della biblioteca
La Biblioteca è nata nel 1870, l’anno successivo alla fondazione della Accademia Raffaello, per volontà di Giovanni Vico da Acqui che fu l’iniziatore della raccolta di opere su Raffaello così, da poter creare, un “Fondo Raffaellesco. Il suo esempio, seguito dagli accademici per tutto l’arco dell’800 e da studiosi, sia di Urbino che di altre città, arricchì la Biblioteca di numerose donazioni sul Rinascimento, sulla Storia dell’Arte in genere, anche contemporanea e su argomenti di vario interesse come la storia di Urbino e del Montefeltro, costituendo nel tempo alcuni Fondi librari quali quelli di: Francesco Canuti, Ennio Nardini, Orlando Emanuelli, , Paolo Sgarzini, Serafino Galantara, Giorgio Dalla Bella, Mons. Gino Ceccarini, Carlo Ceci, della Famiglia Pandolfi De Rinaldis, degli Eredi Alessandri Ligi. Dalla prima sede nel Palazzo Ducale, passò nel 1873 al II piano della Casa natale di Raffaello, da poco rilevata da proprietà privata con pubblica sottoscrizione, successivamente, tra il 1950 e il 1960, è stata trasferita al piano terreno della Casa e riordinata dai professori Emanuelli e Valli. Nel 1985 il Signor Micelli elaborò un aggiornato elenco del Fondo raffaellesco. Dal 1992, è collocata nell’attuale sede di Palazzo Viviani e nello stesso anno, la Giunta Regionale, con atto nr. 2464 del 27.7.1992 (art. 11 L.R. 53/74 – 11.9.1992) la riconosce quale biblioteca di “interesse pubblico locale”, seguirà poi , in data 18 febbraio 1998 , l’apertura al pubblico.
Breve descrizione della sede
La biblioteca, ospitata nel palazzo dei Conti Viviani (edificato nel 1600 su preesistenti costruzioni inglobate a guisa di corte), occupa una superficie complessiva di circa 210 mq., distribuiti su due piani. I materiali sono collocati in mobili con vetrine chiuse. La sala studio dispone di. 10 posti di lettura.
Patrimonio
- Volumi: circa 18.000.
- Emeroteca: 150 testate conservate (dall XIX secolo ad oggi); testate attive: 20.
- Fondi speciali: quelli elencati sopra in “breve storia della biblioteca”.
- Sezione multimediale: in allestimento.
- Sezione audiovisivi: in allestimento.
- Archivi: archivio storico di interesse locale (atti e documenti dal 1869 a tutt’oggi ).
- Materiali grafici: raccolta di incisioni moderne e raccolta schedata di incisioni del XVII, XVIII e XIX secolo tratte da opere di Raffaello.
Catalogo
La Biblioteca partecipa al Catalogo Informatico provinciale.
Altri cataloghi
- Cartaceo di tutte le opere presenti in biblioteca.
Attività
La Biblioteca organizza mostre sulle raccolte di incisioni dal secolo XVI al secolo XIX, e mostre di edizioni antiche in occasione di celebrazioni di uomini illustri dello Stato di Urbino.
Servizi
Consulenza bibliografica; consultazione (non è ammesso il prestito), fotocopiatura (entro i limiti previsti dalle norme vigenti in materia)