PESARO - Istituto Agrario 'Cecchi'
Indirizzo
via Caprile 1
61122 PESARO
Contatti
Tel.: 0721/21440
E-Mail: segreteria@iiscecchi.gov.it
Orario
Orario di apertura
da settembre a giugno
dal 01/01/2024 al 31/12/2024
Giorni di chiusura
- da 01/07/2024 a 31/08/2024
Ente proprietario: Istituto d'Istruzione Superiore A. Cecchi
La biblioteca è stata fondata nel 1876 con l'apertura della scuola
Breve descrizione della sede
La biblioteca è ripartita in due locali separati e non adiacenti, la sezione contemporanea e divulgativa si trova nella torretta della villa, è a scaffale aperto con tavoli e sedie per n. 25 utenti per consultazione, lavori di gruppo e lezioni, sono inoltre presenti n. 2 postazioni multimediali ad uso dell’utenza. La sezione storica e documentale è collocata nella galleria degli stucchi, è a scaffale chiuso e sono presenti postazioni per la consultazione per circa 20 postazioni.
Cenni storici dell’edificio
La struttura risale al 1640, anno in cui il marchese Giovanni Mosca commissiona una residenza estiva per lo svago e il riposo sulle colline fuori città. L’attuale complesso è il risultato di interventi successivi a quella data fra cui il più interessante è l’ampliamento avviato nel 1763 da Carlo Mosca Barzi e proseguito dal figlio Francesco. A Carlo si deve anche la ricostruzione della cappellina di raffinata impronta neoclassica.
AI piano nobile all’interno della villa, Cesare Begni (1579-1659) affresca con soggetti mitologici otto stanze, restaurate nel 1797 da Ubaldo Geminiani, allievo di Giannandrea Lazzarini. Fra gli ambienti più pregevoli della villa è da citare inoltre la galleria luogo di estremo interesse artistico, per i decori in stucco che ne ornano le pareti.
Seguendo la collina, i giardini sono disposti su tre terrazze collegate da scalinate. Il primo - tipico giardino all'italiana con vasca, aiuole e agrumi – accoglie i giochi d'acqua ancora funzionanti e già esistenti prima della ristrutturazione settecentesca, congegnati per sorprendere il visitatore con getti improvvisi. La seconda terrazza era occupata dal pomario, con piante da frutto, il terzo giardino dalle essenze aromatiche. Nel teatrino di verzura (XVIII secolo) si svolgevano, fra l'altro, le rappresentazioni dell'Arcadia pesarese.
Acquistata dall’Accademia Agraria nel 1876 per fondarvi una scuola pratica di agricoltura, la villa viene poi venduta alla Provincia nel 1925. Ancora oggi è sede dell'Istituto Tecnico Agrario ‘Antonio Cecchi’. La struttura assolve dunque attualmente la duplice funzione di edificio scolastico e di monumento storico-artistico.
Patrimonio
La biblioteca possiede un catalogo di circa 8.000 documenti
Sezioni speciali
presenza di un fondo storico composto da testi di contenuto tecnico, storico e umanistico risalenti ai primi anni di attività della scuola agraria.
Fototeca: almeno 50 fotografie di grande formato che documentano sia le strutture che la vita della scuola nei primi anni del ‘900
Materiali grafici: disegni a china prodotti dagli alunni risalenti al secondo dopoguerra, poster e carte geografiche ad uso didattico risalenti all’inizio del ‘900, manifesti di eventi organizzati dalla scuola nel secondo dopoguerra.
Servizi
Consulenza bibliografica, prestito (al momento solo utenti interni) dei libri e consultazione in sede di riviste, CD-ROM, fotocopiatura, accesso internet.
Ente proprietario: Istituto d'Istruzione Superiore A. Cecchi
La biblioteca è stata fondata nel 1876 con l'apertura della scuola
Breve descrizione della sede
La biblioteca è ripartita in due locali separati e non adiacenti, la sezione contemporanea e divulgativa si trova nella torretta della villa, è a scaffale aperto con tavoli e sedie per n. 25 utenti per consultazione, lavori di gruppo e lezioni, sono inoltre presenti n. 2 postazioni multimediali ad uso dell’utenza. La sezione storica e documentale è collocata nella galleria degli stucchi, è a scaffale chiuso e sono presenti postazioni per la consultazione per circa 20 postazioni.
Cenni storici dell’edificio
La struttura risale al 1640, anno in cui il marchese Giovanni Mosca commissiona una residenza estiva per lo svago e il riposo sulle colline fuori città. L’attuale complesso è il risultato di interventi successivi a quella data fra cui il più interessante è l’ampliamento avviato nel 1763 da Carlo Mosca Barzi e proseguito dal figlio Francesco. A Carlo si deve anche la ricostruzione della cappellina di raffinata impronta neoclassica.
AI piano nobile all’interno della villa, Cesare Begni (1579-1659) affresca con soggetti mitologici otto stanze, restaurate nel 1797 da Ubaldo Geminiani, allievo di Giannandrea Lazzarini. Fra gli ambienti più pregevoli della villa è da citare inoltre la galleria luogo di estremo interesse artistico, per i decori in stucco che ne ornano le pareti.
Seguendo la collina, i giardini sono disposti su tre terrazze collegate da scalinate. Il primo - tipico giardino all'italiana con vasca, aiuole e agrumi – accoglie i giochi d'acqua ancora funzionanti e già esistenti prima della ristrutturazione settecentesca, congegnati per sorprendere il visitatore con getti improvvisi. La seconda terrazza era occupata dal pomario, con piante da frutto, il terzo giardino dalle essenze aromatiche. Nel teatrino di verzura (XVIII secolo) si svolgevano, fra l'altro, le rappresentazioni dell'Arcadia pesarese.
Acquistata dall’Accademia Agraria nel 1876 per fondarvi una scuola pratica di agricoltura, la villa viene poi venduta alla Provincia nel 1925. Ancora oggi è sede dell'Istituto Tecnico Agrario ‘Antonio Cecchi’. La struttura assolve dunque attualmente la duplice funzione di edificio scolastico e di monumento storico-artistico.
Patrimonio
La biblioteca possiede un catalogo di circa 8.000 documenti
Sezioni speciali
presenza di un fondo storico composto da testi di contenuto tecnico, storico e umanistico risalenti ai primi anni di attività della scuola agraria.
Fototeca: almeno 50 fotografie di grande formato che documentano sia le strutture che la vita della scuola nei primi anni del ‘900
Materiali grafici: disegni a china prodotti dagli alunni risalenti al secondo dopoguerra, poster e carte geografiche ad uso didattico risalenti all’inizio del ‘900, manifesti di eventi organizzati dalla scuola nel secondo dopoguerra.
Servizi
Consulenza bibliografica, prestito (al momento solo utenti interni) dei libri e consultazione in sede di riviste, CD-ROM, fotocopiatura, accesso internet.